Viaggio solidale, un viaggio nel viaggio.
Questa è la più bella esperienza che vi consiglio di fare durante un viaggio in Africa.
Tramite la mia pagina facebook, instagram e passaparola ho fatto una raccolta di materiale scolastico a cui hanno aderito molte persone da tutta Italia e, per le feste natalizie, abbiamo organizzato una giornata alla scuola di Arabuko dove è stato consegnato il materiale raccolto!
Questa scuola è stata distrutta dalle piogge, è fatta di fango, una triste realtà, una realtà vera.
La cosiddetta Africa Nera, fatta di povertà, di miseria, ma non miseria dell’anima. In mezzo a quei banchi di scuola ci sono bambini pieni di vita, pieni di voglia di imparare ma senza nessun tipo di materiale scolastico.
Insieme alle mie compagne di viaggio ci siamo dirette alla scuola dove ci aspettavano i bambini, gli insegnanti ed il preside James J. Katana, una persona che con una stretta di mano ed un abbraccio mi ha fatto sentire amata.
Di nascosto, vestite con cappellini da babbo natale e orecchie da renna con campanellini, abbiamo messo tutto il materiale dentro dei sacchi di iuta e siamo sbucate davanti ad una folla di scolaretti ben vestiti che impazzavano all’idea di questa giornata!
Mentre consegnavamo i doni l’educazione regnava in quel giardino fatto di terra arida, tutti in fila ad aspettare la sorpresa che usciva da quel magico sacco. Il colore e la gioia erano i protagonisti di questa giornata; un’infinità di palloncini rossi volavano in su e in giù in quel giardino felice, bambini in uniforme blu che correvano come matti giocando tra loro.
Emozioni
All’improvviso si forma un cerchio umano grande come un campo da basket, il professore di scienze nel mezzo che cantava canzoni in Swahili per noi sconosciute al suono ma non al cuore; ci siamo ritrovati in quel cerchio di vita, in mezzo a sorrisi e risate di bambini e si rideva anche noi, non si sapeva il perché, ma si rideva, tanto, insieme.
Una canzone, un gioco, una sfida, con noi, insieme, per mano, a ridere, scherzare, come una grande famiglia.
Una vera unione di cultura, di anime e, mentre sto scrivendo questo articolo, mi viene da piangere, anzi, piango, dalla gioia, dalla gratitudine, dalla nostalgia di quella giornata, dal Mal d’Africa, ma nonostante questo, dico: Asante Sana!
Se vuoi leggere altri articoli sull’Africa e sapere cos’è l’effetto “Hakuna Matata” clicca qui.