Continua il nostro viaggio on the road in Islanda a caccia dell’aurora boreale. Oggi ci dirigiamo verso est, alla laguna di Jokulsarlon. La particolarità di questo luogo è quella di vantare il più grande ghiacciaio d’Europa che, scendendo dalla montagna, arriva a gettarsi in mare dando vita a dei piccoli iceberg galleggianti. Questo spettacolo naturale si può ammirare nella sua massima espressione a “diamond beach”. In questo luogo vi sentirete sopraffatti dalla natura, il rumore dell’oceano, il sole che riflette su questi grandi diamanti ghiacciati, la schiuma bianca delle onde che disegna ad ogni sussulto nuove forme sulla sabbia nera sottostante. Siamo stati diverse ore seduti ad ammirare la bellezza di questo luogo. L’Islanda è una terra di contrasti, neve e fuoco, ghiaccio e mare. Questa spiaggia mi ha emozionato.

Nella parte interna invece è possibile ammirare il ghiacciaio e camminare sulle sue lastre di ghiaccio. Ci sono anche delle escusioni a bordo dei vari “ice explorers”. Qua regna il silenzio, sarà stata la giornata soleggiata e l’assenza di vento ma tutt’oggi quando penso alla parola “pace” mi viene in mente questo luogo. L’islanda è piena di spot fotografici ma devo dire che questo, insieme alla diamond beach, è uno di quelli dove ho scattato di più forse anche per la particolarità del paesaggio che i miei occhi non avevano mai visto prima. A tutti gli appassionati di fotografia come me consiglio vivamente questo spot, non ve ne pentirete!

da Vik alla diamond beach

Stanotte dormiremo a Hofn, ci aspetta un’altra ora di strada ma questa sarà una notte speciale. Aprendo l’app “my aurora forecast” sembra che la regina dei cieli si stia muovendo verso di noi. Hofn sarà il punto più a est che visiteremo in questo viaggio in Islanda a caccia dell’aurora boreale.

Dalla Diamond beach a Hofn

La struttura che ci ospiterà stanotte merita una menzione. Si tratta della Milk Factory nel centro del paese. Struttura nordica molto bella e pulita, stanze soppalcate e grandi vetrate da cui poter ammirare l’esterno. Veramente consigliata. Per cena invece vi consiglio Kaffi Hornid a poca distanza dall’alloggio. Qua abbiamo mangiato un gustosissimo hamburger di renna (no, non siamo vegani).

La notte ci siamo muniti della nostra torcia portatile e siamo partiti a caccia della regina dei cieli. Lo spot scelto per attendere sua maestà è molto suggestivo, un’ammasso montuoso a ridosso del mare a circa 20 minuti dal centro di Hofn.

Da Hofn a Stokksnes

Questa è stata la notte senza dubbio più emozionante del viaggio. Sono davvero tante le immagini che stanno riaffiorando nella mia mente adesso che sto scrivendo questo articolo, ricordo ancora lo stupore che provai quando iniziò la danza lenta e maestosa delle luci del nord. Purtroppo non durò molto, si palesò intensamente ma fuggì dopo pochi secondi, fu un attimo ma di eterna bellezza. Questo scatto, così impreciso, così rumoroso, così tecnicamente imperfetto è quello che ancora oggi mi trovo a ricercare nella galleria. Mi basta rivederlo per avvertire di nuovo quel brivido, per ritrovarmi di nuovo lì con lei. Un momento quasi sacro, cercato, sperato, vissuto col fiato sospeso e con gli occhi da bambino, sopraffatto dalle emozioni e sovrastato dalla natura. La prima aurora non si scorda mai.

Domani ripartiremo alla volta della cascata più importante dell’Islanda, Skogafoss, e il famoso DC-3 plane, un aereo relitto nel deserto nero islandese.

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